Mini SEO: la guida senza fronzoli per posizionare il tuo sito internet sui motori di ricerca
25/02/2022
Una volta scelta la vostra web agency e pubblicato il vostro sito internet, è naturale voler essere subito raggiungibili e trovati. Su Internet c’è un numero spropositato di risorse che parlano di SEO, cioè di “ottimizzazione per i motori di ricerca” e di preparazione dei contenuti per il web per farli emergere in Google. Spesso però queste guide sono complesse, approfondite, ricche di dettagli tecnici, e più pensate per i webmaster che per i gestori dei siti. Questa guida invece vuole essere rivolta a chi può ha tempo limitato per gestire il sito web, ma vuole lo stesso essere presente e massimizzare il proprio investimento.
La prima cosa da verificare è che la qualità tecnica del sito web sia eccellente. Come? Un buon punto di partenza è la nostra guida completa alla misurazione della qualità di un sito internet.
Fatto questo, resta una sola cosa da fare: curare i contenuti (cioè scrivere, aggiornare, migliorare). E’ questo il vero segreto per “esserci” su Google!
Se il miglioramento degli aspetti tecnici andrebbe lasciato ad un professionista, voi dovreste invece concentrarvi là dove un esterno non può arrivare: la presentazione della vostra azienda o della vostra attività; la valorizzazione dei vostri servizi; il fornire materiale utile per i vostri visitatori, che dovrebbero essere anche i vostri potenziali clienti.
Come fare? Ecco una ricetta che potete seguire, affiancati dal vostro web designer:
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Individuate i vostri cliente-tipo. Se preferite, potete dargli un nome fittizio, e descrivere queste persone come se steste parlando di vostri conoscenti o clienti reali. Questo vi aiuterà a capire a cosa possono essere interessati, e quali informazioni potrebbero cercare sul vostro sito web.
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Individuate i temi da trattare. Pensate all’intero viaggio che il vostro cliente compie, prima di arrivare a decidere di acquistare il vostro prodotto.
Prendiamo ad esempio una fioreria che vorrebbe attrarre più clienti:-
Esplorazione: il cliente non sa ancora che ha bisogno del vostro prodotto, ma voi volete che lo trovi. Che problemi potrebbe avere? Cosa potete fare per aiutarlo? Su questi argomenti potete sbizzarrirvi, e creare delle pagine apposta oppure delle pagine blog dedicate.
Esempio: “Voglio chiedere alla persona che amo di sposarmi! Come faccio?” -
Scoperta: il cliente ha capito il suo problema e vuole trovare la soluzione migliore.
Esempio: “Quali fiori regalare per una dichiarazione di amore?” Oppure: “Quante rose devo comprare per fidanzarmi?” -
Scelta: il cliente ha deciso di comprare delle rose e ora sta cercando di trovare quelle più belle e al prezzo migliore.
Esempio: “Consegna il tuo bouquet di rose a domicilio a Trento e dintorni”
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Individuate alcuni argomenti più generali, che possano fare da indice per il resto dei vostri contenuti, e approfondite questi argomenti creando contenuto di alta qualità e ottimo da condividere. Continuando l’esempio della fioreria, una pagina di questo tipo potrebbe essere dedicata al “linguaggio dei fiori”. In questa pagina parleremmo un po’ di tutte le occasioni e delle opportunità di regalare fiori, e avremmo certamente un link alla nostra pagina dedicata alle rose e ai fidanzamenti, che saranno a questo punto materiale di espansione.
Questo tipo di analisi (per non parlare poi della scrittura di questo materiale) richiede certamente molto tempo e molta dedizione. Tuttavia è il modo in assoluto migliore per avere del contenuto di alta qualità, facilmente condivisibile e che porti i propri frutti nel tempo.
Ma ci metto troppo! Qualche scorciatoia??
Ci sono diverse vie per poter arrivare “primi su Google”. Alcune più difficili, altre apparentemente immediate. Eccone alcune.
La via organica: lavorare sui contenuti e sul sito web
Lavorare sui contenuti come detto prima è il modo migliore per avere un sito facile da trovare, e ricco di materiale utile per i propri potenziali clienti. E’ una strategia vincente e indiscutibilmente la più consigliabile.
Quando usarla: quando si vuole una strategia a lungo termine, più lenta a partire ma dai risultati (quasi) sicuri.
Come potenziarla:
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usando in sinergia l’acquisto pubblicitario
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condividendo i nostri articoli sui social network e creando una community appassionata sarà possibile ampliare la portata dei nostri articoli. Il numero di interazioni sui social è un segnale importante che fa risalire il contenuto nella classifica.
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Affiancando al sito web la presenza in canali più specializzati. Quali? Dipende dalla propria area di attività. Eccone alcuni:
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Social network generalisti: tramite una pagina di Facebook, una scheda aziendale su LinkedIn, e simili.
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Google My Business: per apparire sul servizio Google Maps. Questo è critico per le aziende che offrono servizi al pubblico presso la propria sede (negozi, artigiani, …) e per le strutture turistiche.
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Aggregatori della propria categoria. Nel turismo, ad esempio, i vari Booking.com, AirBnB, ecc...
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Aggiornando i contenuti esistenti: non considerate mai il vostro contenuto come qualcosa di immutabile! I contenuti vanno tenuti aggiornati! Modificateli, sistemateli, integrateli, togliete quello che non è più rilevante e inserite quello che nel frattempo è cambiato.
La scorciatoia del PPC: acquistare pubblicità
L’acquisto di pubblicità (su Google Ads, Facebook, ecc...) è il modo più rapido per arrivare istantaneamente in cima ai risultati della ricerca. I costi non sono esagerati (il budget può essere anche una manciata di euro al giorno) tuttavia è sicuramente vero che, se manca il contenuto, lo sforzo non sarà costante nel tempo. Appena avremo smesso di pagare, vedremo il nostro traffico cadere in picchiata.
Quando usarla: per dare uno spunto al sito e incrementare i visitatori in maniera rapida; per potenziare la strategia sui contenuti, e renderli immediatamente visibili.
Come potenziarla:
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il contenuto è indispensabile. E’ quindi fondamentale lavorare sulle pagine da promuovere per renderle coerenti con la pubblicità: una landing page tagliata su misura otterrà risultati certamente superiori di una promozione generica della home page
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la collaborazione con blog esterni e influencer può essere presa in considerazione, ma è necessario procedere con grande cautela e distinguere quando si tratta di pubblicità e quando invece di opinioni e recensioni
La via sbagliata: acquistare link e servizi SEO “miracolosi”
I servizi SEO “miracolosi”, quelli che promettono di scalare la classifica senza sforzi e senza pubblicità sono esattamente questo: troppo belli per essere veri (o meglio, per essere usati senza conseguenze).
Ad esempio, l’acquisto di link in massa (tramite link farm) o di post seriali di bassa qualità o altre pratiche contrarie alle linee guida di Google è estremamente insidioso: i risultati possono arrivare molto in fretta, ma quando Google si accorgerà che stiamo usando trucchi per scalare la classifica, la penalità sarà talmente grande da poter rendere necessario persino il cambio del nome a dominio della nostra azienda.
Quando usarla: mai.
Come riparare i danni:
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i danni inflitti da questo tipo di attività può essere irreparabile: terminare immediatamente ogni attività di questo tipo
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i link acquistati dovrebbero idealmente essere eliminati. Se non fosse possibile, sarà indispensabile usare la funzione“disavow” della Search Console
E le parole chiave??
Le parole chiave, che una volta erano le "regine" da cui iniziava e finiva ogni discorso sul SEO, qui non le abbiamo nemmeno nominate. Non ce ne siamo dimenticati... ma l'evoluzione dei motori di ricerca, con l'introduzione pervasiva dell'intelligenza artificiale, rende il lavoro di ricerca ossessiva e meticolosa di parole chiave un eservizio di micro-ottimizzazione, più che qualcosa di realmente indispensabile.
Il contenuto è la nuova parola chiave: dobbiamo ragionare per argomenti e contenuti, e non pensare alle singole parole che usiamo. Google conosce i nostri sinonimi. Noi dobbiamo solo cercare di usare la lingua dei nostri clienti (e non i tecnicismi che solo gli addetti ai lavori usano).
Certo, una volta che avremo creato i nostri contenuti possiamo usare i dati in nostro possesso per controllare come le persone arrivano alle nostre pagine (tramite la Search Console) e ottimizzare quello che manca. Ma il grosso del lavoro sarà già stato fatto.
Conclusione
Arrivare in cima ai risultati di ricerca su Google è un’impresa che va pianificata nel tempo e va seguita con costanza. Una guida professionale in tal senso potrà aiutarvi sia nella fase di pianificazione, che in quella di misurazione dei risultati e feedback, ma questa attività sarà certamente sulle vostre spalle: chi meglio di voi può capire la vostra attività, i vostri clienti e i problemi che sono per loro cruciali?
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Se avete bisogno di un consiglio professionale per impostare la vostra comunicazione dal punto di vista dei contenuti e dell’ottimizzazione ai motori di ricerca, non esitate a contattarci! Crisi della Prospettiva vi può affiancare anche nelle vostre esigenze SEO.